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CORSERA MATTEO RENZI THE WOLF OF WALL STREET, AL VIA LA LEOPOLDA SPA, KERMESSE PER MILIARDARI E SCEICCHI COME MOHAMED BIN SALMAN

Firenze 20 novembre 2021 by Peter Kennedy 

Matteo Renzi più che un politico ormai assomiglia più a Leonardo di Caprio nella leggendaria pellicola The Wolf of Wall street. Il leader di Italia Viva sembra scatenato tra magie trucchi e trucchetti, ha impiombato sulle nomine Rai, Giuseppe Conte il leader del partito di maggiornaza relativa nel paese, adesso gongola, come avesse vinto il campionato del mondo con la sua amata Fiorentina. Matteo Renzi è incontenibile, fiuta l'odore della vittoria e dell'affermazione sopra tutto e tutti, arbitro, ago della bilancia nella soffocante politica italiana dove tutti ormai giocano di rimessa e l'astuzia assassina vive soltanto dentro di lui. A Matteo Renzi gli zampillano gli occhi di sangue, vendetta distillata pura, come grappa di alta montagna , ma nello stesso tempo disperde al vento la sua filosofia per una nuova politica arrembante, quella solida e finanziabile, alla Wall Street. La politica di Matteo Renzi è quella scaltra, andreottiana, quella che conta, che decide, che nomina, che nessuno deve sfidare e che tutti devono cercare, altrimenti si sta fuori dal cash back, dagli affari, le lobby, gli aiuti, le pressioni amichevoli che soltanto colui che comanda può elargire agli accoliti, ai militanti, ai sostenitori, ai servi per così dire. Non c'è politica senza denaro, non esiste alcun partito fuori da questa dimensione, o come accaduto in altre esperienze, vedi il Movimento cinque Stelle, gli stessi parlamentari si disperdono, emigrando per lidi più fortunati, dove si trovano e raccolgono onori e soldi a piene mani. La Leopolda 2021 è quella delle grandi occasioni, infiocchettata come ad una festa di gala, dove chi conta ha deciso di farlo sapere al mondo intero, di renderlo evidente e pubblico.

Matteo Renzi ha saputo operare bene, stringere amicizie fondamentali in giro per il mondo e non soltanto ci ha pensato per prima, ma le ha messe in opera. Avere al fianco i sauditi significa aver messo sotto i piedi terreno lastricato di marmo, significa aver stretto un legame di ferro con gli uomini più potenti della Terra. E fuori dall'ipocrisia, se è tanto discusso l'assegno ricevuto dal del Re dell'Arabia Saudita,  Salman bin Abdulaziz Al Saud, allora i ben pensanti dovrebbero smettere di sfruttare le risorse petrolifere del paese e indire un embargo generalizzato. ma così non è e non sarà mai. L'Arabia Saudita è un baluardo contro il fanatismo religioso islamico e grazie ai suoi miliardi riesce a contenerne la pericolosità. L'azzardo internazionale delle conferenze in Arabia Saudita costituisce forse un problema di opportunità politica in Italia, ma ad una tal ebassa frequenza, che è inversamente proporzionale alla forza propulsiva che il leader di Italia Viva sà generare intorno a sè, calcolando gli effetti e i benefici futuri delle sue azioni politiche. E credetemi avere a fianco le più grandi potenze petrolifere del mondo e se vogliamo l'intero l'islam moderato, significa accomodarsi in pantofole sulal vetta del mondo politico, pantofole comodissime da risultare però appuntite e  ostiche agli avversari politici, che ancora si vestono di mediocrità e polemiche davvero sterili e improduttive. Ripeto, se volessero protestare contro un regime sanguinario ( e io personalmente credo che lo sia ) che ha fatto a pezzi un giornalista, allora dovrebbero smettere tutti di andare in autombile o in autobus, affichè la polemiche possano avere qualche fondamento di coerenza.

 

Matteo Renzi con la Leopolda gioca d'attacco e senza troppi peli nella lingua, quella che vuole mostrare al mondo è l'immagine di un partito politico all'avanguardia, attento al sociale, con programmi seri, ma nello stesso tempo centro di potere indiscutibile, qualcosa che può colpire chiunque con mezzi ragionevoli, oppure come campagne di fango o intimidatorie. Matteo Renzi come Lorenzo il Magnifico o the Wolf of Wall Street. E' lui la star della politica italiana, il solo che potrebbe cancellare con un colpo d'ala , le stesse ambizioni dei sovranisti di destra, da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Ma come leader deve portare a sè l'intero Movimento Cinque Stelle, gettare alle ortiche Giuseppe Conte o renderlo tanto mansueto, da ricondurlo nell'ovile politico che sta costruendo immaginando di ridurre tutti a servi di un prossimo illuminato percorso politico, in cui vincerà il cinismo, laq spregiudicatezza , ma sopratutto la capacità di tessere relazioni con i potenti del mondo, perchè tutto il resto, diciamocelo francamente, sono buoi attaccati al carro del vincente. In politica non contano i voti, ma la forza del leader e le promesse che debbono essere elargite a piene mani,  e se uno come Matteo Renzi, comincia ad averle anche piene d'oro, l'effetto sarà miracoloso e allora riuscirà riconquistare il popolo italiano e condurlo innanzi in una nuova straordinaria avventura in cui tutto gli si aprirà davanti, proprio come il mar Rosso quando vide apparire Mosè.

 


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