Washington 6.12.2008 (corsera.it) La crisi finanziaria ha spazzato via anche un evento straordinario come l'elezione del primo Presidente nero americano.Il sogno è andato infranto prima di sussultare,Barack Obama è sommerso dal fruscio devastante della recessione e due milioni di nuovi disoccupati adombrano il suo carisma eccezionale che per lunghi mesi le televisioni hanno esaltato e illuminato.Finite le luci della ribalta mediatica che zoommavano inseguendo un sogno impossibile,il Neo Presidente deve fare i conti con un bollettino da guerra fredda,un'onda altissima che nessuno riuscirà ad evitare.Eppure se la storia segna il destino degli uomini,forse le cose dovevano andare proprio così.Mentre il mondo si appresta mestamente a salutare l'uscita di scena di George W.Bush il Presidente del Disastro Americano,il mondo intero si interroga se la politica economica di Barack Obama riuscirà a ribaltare le sorti dell'itero pianeta.Quello che tutti si attendono è la metamorfosi di un sistema costruito sulla forza del capitalsmo sintetico e sulla potenza militare,la trasformazione di una visione ancorata alla supremazia di un Paese nei confronti degli altri.Il mondo si attende che Barack Obama possa essere questo magnifico interprete ,il sogno non solo americano ma del mondo intero,dei popoli africani,delle fedi religiose anche le più estreme e della solidarietà.
'E' il momento di rispondere con urgenza' alla crisi che 'ci offre anche la possibilita' di trasformare la nostra economia e migliorare la vita' degli americani. Barack Obama ritiene che servano 'misure urgenti' per aiutare gli americani a ritrovare lavoro e stimolare l'economia. La fotografia del mercato del lavoro in novembre ha evidenziato la perdita di 533.000 posti, il calo maggiore dal 1974. 'Non ci sono modi facili e rapidi per risolvere la crisi, che prima di migliorare probabilmente peggiorera'.
Ma e' il momento delle risposte urgenti', osserva Obama, secondo il quale la crisi 'dolorosa ci offre anche la possibilita' di trasformare l'economia e migliorare la vita degli americani', ricostruendo le strade, modernizzando le scuole e riducendo la dipendenza dal petrolio.
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