London 26 aprile 2022 by dr.Matteo Corsini
La nostra generazione assisterà alla Terza guerra mondiale o la pace arriverà prima ?
La Quarta Guerra Mondiale non sarà atomica, ma avrà lo stesso fragore di un conflitto nucleare, spargendosi ai quattro venti e sulle tavole delle popolazioni mondiali, come una nuova calamità, la carestia, la mancanza di mais, farina, grano e altri generi alimentari. Le grandi megalopoli saranno saccheggiate dagli Zombie, gli affamati del nuovo millennio, gli assetati e i denutriti, i malati, il giro dantesco dei miserabili della Terra, che nessuno potrà più efficamente sostenere.La Quarta Guerra Mondiale, si combatterà su altri confini e in altri fronti, più o meno identificati ed altri celati sottoterra, nei cunicoli bui delle acciaierie, nei movimenti ancestrali dell'economia e della finanza, che reagirà ai giorni dei falling knife, all'esplosione del debito pubblico sovrano di decine di paesi in difficoltà. La battaglia veloce che corre sui fili della rete internet, che spazza via certezze di risparmi consolidati e tira giù dal letto i maestri delle alchimie degli investimenti immobiliari ad altissima leva finanziaria. Non ci saranno forse opzioni call o put, per arginare il crollo dei mercati finanziari così come andranno alle stelle i prezzi delle azioni delle industrie degli armamenti e la solita Pfizer e tutte le altre del carosello Covid-19.La congiuntura di infezione planetaria e guerra, sta producendo gli effetti nucleari di una Quarta Guerra Mondiale, che non ha bisogno di lanciare missili terra aria per innescare distruzioni devastanti, aumento dei fallimenti delle imprese e l'impossiiblità di reagire con sufficiente tempismo per reggere alle onde d'urto della famosa teoria conosciuta come "stone into the pond " .
La recessione prenderà piede nelle economie più fragili appesantite dagli enormi debiti pubblici, a cerchi concentrici come l'epidemia del covid-19 che viene dalla Cina, così come gli effetti della guerra Ucraina che provengono dalla Russia. Dalle catastrofi indotte dalla follia dell'essere umano emergeranno soffioni di aria e acqua bollente, come geyser dal terreno sotto i piedi di ognuno di noi. La Quarta Guerra Mondiale si sta facendo strada dai meandri psichici di un dittatore sanguinairo, dagli abissi di una cinica e violenta realtà, che ha preso piede in luogo di quella virtuale. Un mostro multiforme in cui recessione economica e inflazione determineranno frastagliamenti vertiginosi tra povertà e ricchezza tra solidità e volatilità, incapacità di identificare i nuovi confini della normalità da quelli della speculazione selvaggia. La Quarta Guerra Mondiale ci attende nel prossimo medio futuro con la sua incertezza pesante come una cappa di ferro estesa sopra di noi, nuvole pronte a scaricare l'Inferno di una tempesta, una di quelle perfette, dove al buio della notte, ci sorridono i bambini rimasti inghiottiti sotto l'acciaieria Azovstal e i loro genitori, quella vita di una umanità spezzata, senza speranza, rinchiusa in una bara d'acciaio,che tutti noi continuiamo a guardare comodamente seduti sul divano di casa, domandandoci se sia giusto o sbagliato intervenire con le armi per salvare quella gente inerme e senza difese. Se sia giusto che vi sia qulacuno al fronte della Quarta Guerra Mondiale, mentre l'Homo Deus canta e balla su instagram, incurante della sofferenza e del dolore altrui, come fosse il macabro richiamo di un reality dove tutto è finzione e la morte appare come in un film, senza senso e senza sangue. Quella a cui stiamo andando incontro non è la Terza Guerra Mondiale ( sinistro richiamo per vendere giornali e fare audience nei talk show) in cui tutte le popolazioni del mondo sono sterminate, ma la Quarta Guerra Mondiale, in cui un solo popolo viene selvaggiamente punito e tutti gli altri cinicamente stanno a guardare davanti al fuoco bluastro delle televisioni accese divorandosi le unghie delle mani e dei piedi come delle scimmie della preistoria.
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l balzo superiore alle attese a marzo dell'inflazione dell'area euro aumenta la probabilità di un aumento dei tassi da parte della Bce ad aprile. La crescita dei prezzi al consumo su base annua ha raggiunto il 7,5%, secondo la stima preliminare diffusa stamani da Eurostat, a fronte del +5,9% di febbraio. Si tratta di un nuovo massimo dal lancio della valuta unica e supera decisamente la stima del consenso a +6,9%. Nuovo forte rincaro dell'energia anche a causa della guerra in Ucraina: il rincaro ha raggiunto lo scorso mese un +44,7% a fronte del +32% di febbraio.
er gli alimentari non lavorati, ha precisato Eurostat, a marzo i rincari hanno raggiunto il 7,8% su base annua dal 6,2% del mese precedente. E l'inflazione di fondo, quella depurata dalle voci più volatili, come energia, alimentari anche lavorati, alcolici e tabacchi è salita al 3% a marzo, dal +2,75% annuo di febbraio, in linea con quanto atteso dal consenso.
Dati sempre più allarmanti che rimetteranno sotto pressione la Bce che all'ultimo Consiglio direttivo si era limitata a impartire un'accelerazione alla manovra di progressiva riduzione dello stimolo monetario, laddove altre banche centrali, in particolare la Fed, pur in un quadro economico diverso, stanno già procedendo a rialzi dei tassi di interesse contro l'inflazione.
Nouriel Roubini, ceo di Roubini Macro Associates, alla trentatreesima edizione del workshop Ambrosetti a Cernobbio, ha sottolineato che le banche centrali sono di fronte a un dilemma significativo. Focalizzandosi sull'inflazione, rischiano di impattare negativamente sulla crescita e anche di innescare una recessione con l'inasprimento della politica monetaria. Dall'altro lato, però, se si focalizzano solo sulla crescita, rischiano di restare "dietro la curva" e quindi in ritardo, con rischi al rialzo sull'inflazione.
Per l'ex economista del Fondo Monetario Internazionale, la corsa dell'inflazione non è dovuta solo alle conseguenze del Covid e della guerra sui prezzi, ma anche ad anni di stimoli monetari e fiscali che, in certi casi, l'economista ha definito "eccessivi". Detto questo, è chiaro che nel primo trimestre di quest'anno si è assistito "a una mini stagflazione. L'effetto combinato del Covid e dell'invasione russa dell'Ucraina è stagflattivo", ha precisato. Gli ha fatto eco sempre da Cernobbio Pier Carlo Padoan, ex ministro dell'Economia: "l'inflazione in Ue e negli Usa è molto elevata e non è sostenibile".
A questo punto, dato l'elevato livello di inflazione, Aegon Asset Management vede una crescente possibilità che aumenti dei tassi di interesse siano all'ordine del giorno della riunione di politica monetaria di aprile della Banca centrale europea. La Bce sta ancora conducendo un Qe e il tasso sui depositi rimane a -0,50%, una politica monetaria altamente accomodante che sembra del tutto inappropriata nell'ambiente attuale", hanno affermato gli esperti di Aegon Asset Management. Opinione condivisa da Capital Economics: "con l'inflazione che cresce ancora di più rispetto alle previsioni della Bce e che probabilmente rimarrà molto alta per il resto dell'anno, pensiamo che non passerà molto tempo prima che la Bce inizi ad aumentare i tassi di interesse".
Dopo il dato oltre le attese sull'inflazione dell'Eurozona, la moneta unica ha ripiegato sul dollaro, ora perde lo 0,13% a 1,10507; i mercati europei si confermano in rialzo (Dax +0,31%, Cac40 +0,57% Ftse100 +0,31% e Ftse Mib +0,70%), mentre in campo obbligazionario lo spread resta sopra la soglia di 150 a 150,57 punti base con il rendimento del Btp 10 anni in aumento al 2,079%.
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