Roma 27 febbraio 2023 by Alessandro Occhetto
Primarie Pd finalmente una ventata di freschezza nel PD. Ha vinto Elly Schlein l'outsider politica che ha prevalso con la sua parlantina taglia fette di prosciutto. Non c'è alcun dubbio che la giovane leader del partito democratico ha tutti gli attributi per diventare l'antagonista principale della Giorgia Meloni. Stefano Bonaccini ha da subito ammesso la sconfitta. Il sosia di Benito Mussolini, come qualcuno lo definiva, non ce l'ha fatta. Il suo look total black, barba bianca, nei panni di un disperato Sean Connery senza capelli, non ha trasmesso quel brivido di novità al popolo centrodemocratico. Il Partito Democratico con Elly Schlein diventa un'altra cosa ancora, nella sua lunga e contraddittoria trasformazione politica avvenuta nel corso dei ultimi tre decenni. Elly Schlein è la pioniera di una nuova frontiera sociale e politica, avanguardista, oltre quei confini di ferro che il nuovo governo di centro destra sta cercando di imporre ad una società progressista. Elly Schlein diventa il primo segretario del PD donna e senza alcuna obiezione sulla sua omosessualità dichiarata. Lei è una donna, atea, laica, senza famiglia, che si oppone idealmente al borghesismo giorgiano, alla insipida farina della famiglia classica e tradizionale.
Qui si va oltre, si cavalca l'onda delle nuove frontiere mediatiche sociali e personali. Se l'altra parte del paese, adesso intende riconoscersi in questa realtà, potrà farlo senza correre il pericolo di soccombere al tempo di ferro e fuoco della Giorgia Meloni, cristiana e mamma. Qui siamo alla frontiera dell'altro lato, l'altra faccia della medaglia, come qualcuno l'ha definita, the dark side of the moon. Il profumo della rivincita sa di sale, onde e mare in tempesta. Elly Schlein condottiera saprà dare battaglia lla destra, aprire i fronti fino ad oggi rimasti chiusi. Lei come una nuova Giovanna d'Arco, saprà far tremare i polsi al brodo raffermo della compagine governativa, dove siedono negli scranni ministeriali personaggi lacustri come Bernini e Santanchè. Se ci dovrà essere rivoluzione per scombinare le cose, per ridare lustro alla società italiana, ebbene che questo avvenga nel migliore dei modi, e speriamo tutti anche con velocità, lasciando sbalordito il mondo di come in poco tempo, un leader nuovo può compiere miracoli.
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