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CORSERA FINANZA MATTEO CORSINI IN GRAN BRETAGNA INFLAZIONE RECORD IL GRANDE HUW PILL TEME L'APOCALISSE E FRENA AUMENTO SALARI

London 26 aprile 2023 a cura del centro studi Corsini real estate London  www.corsinirealestateconsulting.com scrivi a domitillacorsini@corsinire.com 

Gren Bretagna i venti della recessione si stanno per abbattere in Europa attraverso l'Inghilterra e si uniranno a quelli americani dando vita ad una tempesta perfetta sui cieli europei, un cigno nero come non se ne vedevano da tempi lontani. E' chiaro che il capo economista della Banca d'Inghilterra prepara i suoi sudditi al peggio per l'economia e le difficoltà che i lavoratori e i risparmiatori dovranno patire nei prossimi mesi  e forse per tutto il 2024. C'è da dire che abbiano argini piuttosto resistenti in Europa, come il buon andamento dell'economia, una ripresa fortissima del settore turistico ricettivo, ma l'inflazione può scatenare una precipitosa ritirata dei mercati anche quelli più salubri. L'inflazione al 10% o forse più alta in Gran Bretagna scatenerà lo tsunami da cui dovremo essere pronti a difenderci. Non c'è più alcun dubbio su questo.

I britannici "devono accettare" di essere più poveri e così rinunciare alle richieste di un adeguamento dei salari a fronte del caro vita. Lo ha detto il capo economista della Banca d'Inghilterra, Huw Pill, scatenando forti polemiche.

Nonostante sia una figura indipendente le sue parole hanno irritato sia il governo Tory, che da tempo sembra non gradire le supposte interferenze della banca centrale su temi politici o su dossier come il dopo Brexit, sia i giornali e le opposizioni di centro-sinsitra per l'impostazione apparentemente iper-liberista.

 Pill all'interno di un podcast realizzato dall'americana Columbia Law School ha affermato che è naturale per i lavoratori cercare di ottenere salari più alti nella situazione attuale, o per un ristorante aumentare i prezzi al fine di coprire i costi energetici, ma tutto questo alla fine finisce per peggiorare le cose generando una spirale inflazionistica.

 

Il capo economista ha puntato il dito contro lo "scaricabarile" che si sta verificando fra imprese e lavoratori e ha invitato di fatto ad abbandonare le richieste portate avanti dai sindacati nelle vertenze salariali in corso da mesi nel Regno Unito. Il suo intervento avviene in un contesto che vede la Bank of England impegnata da tempo nel rialzo dei tassi di interesse per frenare l'inflazione record, ancora sopra il 10%. 
   


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