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CORRIERE MILANO FINANZA MATTEO CORSINI THE COLLISION OF TRAINS. PERCHE' CHRISTINE LAGARDE AFFONDERA' I MERCATI FINANZIARI E LE ECONOMIE EUROPEE

London 5 maggio 2023 by dr.Matteo Corsini  www.corsinirealestateconsulting.com 

L'inflazione persiste in Europa in uno scenario di buon andamento dell'economia, buoni dati e numeri su export turismo industria manifatturiera. Ma il rialzo costante del costo del denaro colpirà tutti i mercati e i sistemi finanziari europei, e a caduta tutte le imprese che hanno mangiato più soldi degli altri nel recente passato appesantiti dal costo di quei debiti. Tutti resistono, le imprese risparmiano i lavorati evitando licenziamenti in blocco, ma come ripetono alcuni illustri economisti americani, perché la forza lavoro è il primo tesoro di qualsiasi impresa e come tale va preservato e spesso è infungibile. Ma se le condizioni di approvvigionamento finanziario perdurano, la gente dovrà cominciare a saltare qualche acquisto e dopo eliminare via via ogni eccesso per poi rinunciare ai vizi. Lo shock orizzontale che provocherà l'aumento dei tassi di interesse sul business plan delle aziende sarà improvviso, come l'urto di due treni che marciano a in senso opposto sul medesimo binario. La teoria del Collision of trains è arcinota e spesso ne abbiamo parlato proprio dalle pagine del Corsera.

 

L'elevato costo del denaro alle volte produce la secca diminuzione della produzione ovvero gli eccessi dell'economia e quindi raffredda il costo delle materie prime e dei beni di consumo. Ma quando il costo del denaro, costringe le aziende a riformulare non soltanto i business plan, ma rintracciare da essi, vuol dire che uno dei due treni ha girato la locomotiva e si è messo a ruggire e correre in senso inverso dalla sua originaria destinazione. La BCE con a capo la Christine Lagarde non è certo quella di Mario Draghi e neanche il periodo sembra lo stesso, stante il fatto o la circostanza che ai confini dell'Europa c'è una guerra in corso i cui esiti esiziali potrebbero colpire nel breve volgere di una sola mattina tutti i mercati finanziari europei, facendoli brillare, spingendo decine di banche al fallimento e con esse migliaia di imprese clienti e finanziate ancora oggi come se nulla fosse di diverso da ieri quella dell' era Draghi per intenderci, che sembra ormai appartenente soltanto al passato glorioso della difesa dell'unità europea e riassunta con la famosa frase " whatever it takes " .

Le condizioni dei mercati non sono più le stesse.

I mercati azionari americani sono alle stelle e malgrado l'economia continui a girare a mille, il costo del denaro ha affondato alcune banche di medio livello, sta di fatto stringendo la mano sul cranio calvo e rinsecchito dell'immobiliare ( che pare proprio non dare più frutti)  e questi sono altre locomotive che si sono messe a girare al contrario, una in fuga contro l'altra.

The Collision of trains è dunque alle nostre porte, la Lagarde non si è accorta di queste trasformazioni, degli indizi di un mercato che mostra i prodromi di un rallentamento asfissiante. Immagina di essere la Presidente infallibile della BCE, succeduta all'era di Mario Draghi e che come lui, intende imprimere una svolta decisionista ad una ruota di un ingranaggio economico che girava velocemente a fronte del costo del denaro sempre più basso.

Per combattere l'inflazione, Christine Lagarde sta spingendo l'Europa contro il muro dei tank russi. Un suicidio di fatto aumentare il costo del denaro sul palcoscenico di una guerra all'interno dell'Europa.

Se la recessione americana dovesse piombarci addosso nel corso dell'estate, dunque in pieno scontro tra Ucraina e Russia, ci sveglieremo una mattina con un Cigno Nero grosso come uno struzzo che sarà volata dalla finestra sopra il nostro letto a guardarci negli occhi e a beccarci sulla fronte come un alieno di Indipendence DAY. 


Il consiglio che possiamo dare alla Christine Lagarde è di riflettere bene forse tornare sui propri passi prima che sia troppo tardi, un rischio da prendere, perchè se nella direzione intraprese, l'inflazione non dovesse diminuire ma al contrario continuare ad aumentare, non ci sarebbe tempo per salvare gli ospiti del grande transatlantico Titanic, quello su cui ci siamo accampati tutti noi della grande famiglia dell'Unione Europea, dove ricordiamo, ognuno paga i suoi debiti ( come fanno diligentemente i tedeschi) ma non proprioed anche gli altri paesi nostri vicini di casa. Al primo starnuto i bond dei paesi di secondo piano dell'Unione Europea voleranno tra il Colosseo e il Partenone come carta straccia portata dal vento. 

Stiamo attenti a non bruciarci mani e piedi per assecondare il Generale di Napoleone che nel corso della battaglia di Waterloo aveva il compito di far marciare i fanti, che non arrivarono mai a destinazione e il grande Imperatore francese fu costretto alla resa, ad una fine impietosa e all'esilio di Sant'Elena. 

 

MaC: CorSera.it copyright 2023 

matteocorsini@corsinire.com 

 

 

 

 

 

 

La Bce ha deciso di alzare i tassi d'interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 3,75%, quello sui depositi al 3,25%, e quello sui prestiti marginali al 4%.

 

Lo comunica l'Istituto centrale. 

 "Le prospettive di inflazione - scrive la Bce - continuano ad essere troppo elevate per troppo tempo.

 

 

 

In riferimento alle continue pressioni  inflazionistiche , il Consiglio direttivo ha deciso oggi di aumentare di 25 punti base i tre tassi di interesse chiave. L'inflazione complessiva è diminuita negli ultimi mesi, ma le pressioni sottostanti sui prezzi rimangono eccessive. Allo stesso tempo, i recenti aumenti dei tassi vengono trasmessi con forza a tutti i mercati finanziari e monetari dell'area dell'euro, mentre i ritardi e la forza della trasmissione all'economia reale rimangono incerti". 

"Le future decisioni del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per conseguire un tempestivo ritorno dell'inflazione all'obiettivo di medio termine del 2% e saranno mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario", scrive ancora la Bce nel comunicato diffuso dopo le decisioni di politica monetaria, aggiungendo che "il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello appropriato e la durata della restrizione".

 La Bce interromperà i reinvestimenti del programma di acquisti App a partire da luglio.  Per quanto riguarda gli investimenti del programma di acquisti pandemico Pepp, la Bce proseguirà i reinvestimenti dei titoli in scadenza almeno fino alla fine del 2024. 

LA CONFERENZA STAMPA DI LAGARDE

"Non stiamo facendo una pausa" nei rialzi dei tassi, "sappiamo che abbiamo ancora strada da percorrere": lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde. Nella riunione di oggi c'è stata una "varietà di visioni", ma "tutti concordavano che un aumento era necessario", ha aggiunto. Lagarde ha spiegato che la decisione di rialzare i tassi di 25 punti base è stata presa con un "consenso molto ampio", anche se alcuni hanno espresso opinioni differenti. Per quanto riguarda i prossimi passi, la presidente ha ribadito più volte che "non sappiamo quel è il 'magic number'", ovvero il tasso terminale, "ma sappiamo che è un percorso e noi siamo in cammino", Di certo, ha aggiunto, siamo in territorio restrittivo "ma non ancora sufficientemente restrittivo" perché gli effetti della trasmissione monetaria non si vedono sull'economia reale. "L'inflazione sta scendendo ma non stiamo ancora vedendo un impatto completo", ha detto. Inoltre, ha spiegato la presidente, "non siamo dipendenti dalla Fed, noi possiamo decidere di alzare ancora se la Fed si ferma".

 "Il settore bancario si è dimostrato resiliente"o ha detto la presidente della Bce sottolineando che permangono " significativi rischi al rialzo sulle prospettive di inflazione" e che la guerra in Ucraina "potrebbe di nuovo aumentare i costi di energia e cibo e un aumento duraturo delle aspettative di inflazione sopra il nostro obiettivo o aumenti salariali superiori al previsto o margini di profitto, potrebbe anche far salire l'inflazione nel medio termine".

'Le banche si sono preparate ai rimborsi Tltro' Il Tltro non "è una sorpresa" e le banche dell'eurozona "si sono preparate" in vista della scadenza dei rimborsi a giugno, in molti casi anticipandoli. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde in merito alle operazioni di rifinanziamento agevolati varati ai tempi della presidenza Draghi. La presidente ha sottolineato come il consiglio valuterà l'andamento del mercato e "non mi sorprenderei se alcuni strumenti attuali venissero utilizzati più frequentemente". In ogni caso per fare fronte alla liquidità, la "Bce ha dimostrato di saper essere creativa".

'Non siamo dipendenti dalla Fed' "Non siamo dipendenti dalla Fed, la Bce è indipendente, siamo due aree diverse e le nostre decisioni rispondono al nostro mandato di raggiungere l'obiettivo di inflazione al 2% nel medio periodo": lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde. "Prendiamo in considerazione molte variabili" quando si prendono le decisioni sui tassi, "ma la Fed non è tra queste", ha aggiunto.


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