Barcellona 4 giugno 2023 by Matteo Corsini
Il Gran Premio di Formula 1 di Barcellona è l'ennesimo disastro Ferrari, la morte della casa di Maranello, che sprofonda nelle retrovie di una fetida guerra di trincea.Charles Leclerc costretto a partire dalla Pit lane e Carlos Sainz benchè secondo in griglia di partenza, inghiottito nel vortice della corsa e finito a metà classifica. Marx Verstappen vola indisturbato, creando dietro di sé la noia mortale di una Formula Uno con un solo dominatore senza più emozioni. Se non c'è la Ferrari in Formula Uno, senza i suoi piloti campioni, è come guardare un videogioco, dove un avatar al secolo Max Verstappen strappa i capelli a tutti sparendo all'orizzonte.
Faccio un appello mondiale che Mattia Binotto sia subito chiamato al capezzale della Ferrari, del mito della leggenda della bandiera che sopra ogni altra cosa ci rappresenta nel mondo, per la bellezza, l'evoluzione tecnologica impareggiabile e il coraggio indomito dei suoi mille eroi che nel corso del tempo si sono succeduti al volante dell'auto più bella del mondo.
Il Mito Ferrari è adesso nelle mani di un ragazzino viziato al secolo Charles Leclerc e il suo alter ego Frédéric Vasseur che ha fatto della casa automobilistica il più colossale disastro della storia. Il mio appello va a Lapo Elkann, anzi no a John Elkann di chiamare Mattia scusarsi con lui e farcelo rivedere seduto sugli scranni del box Ferrari per ridarci speranza che torneremo almeno a dominare i giri veloci di Qualificazione.
L'anno scorso la Ferrari era competitiva, Charlese Leclerc centrava i giri veloci nelle qualificazioni, nelle gare erano sempre battaglie, almeno nella prima parte del campionato. Adesso siamo in fondo alla centrifuga e non sappiamo neanche cosa accade alle autovetture da corsa. Oggi rasentato il ridicolo, con la scuderia costretta a cambiare il retrotreno senza capire cosa sia in realtà accaduto.
Forza Mattia Binotto facci sognare sono certo che sei l'uomo del destino Ferrari.
grazie
Matteo Corsini
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