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CORRIERE POLITICA STEFANO BANDECCHI PANCHINA PISCIATA E CAGATA. IL SINDACO DI TERNI ALLA CONQUISTA DI PALAZZO CHIGI.IPSUM ESSE DUMNORIGEM MAGNA AUDACIA

Terni 24 settembre 2023 by Matilde Rosi 

Politica c'è un nuovo anfitrione nell'agone della politica italiana e si chiama Stefano Bandecchi di 62 anni portati anche bene,è un uomo rozzo e primitivo, ma i cittadini di Terni lo hanno eletto a loro Sindaco.

L'ultimo ad averlo ( inconsapevolmente ) sdogato è proprio Maurizio Crozza, che venerdì sera gli ha dedicato uno sketch esilarante, uno di quelli che ha reso celebre la banda di Fratelli d'Italia trasmutandola da un partito di nostalgie fasciste, ad una delle più amate dagli italiani la edulcorata riproposizione della famiglia Addams. Adesso tocca a Stefano Bandecchi che da oscuro gretto e redivivo Ducetto di campagna, pronto a sputare ai propri tifosi e minacciare fisicamente i suoi avversari è entrato nelle case degli italiani sorridente e arrogante, minaccioso e irriverente, ma con slogan prorompenti ed efficaci, malgrado lo stesso comico genovece Maurizio Crozza non se ne sia accorto.  

Stefano Bandecchi ha fatto di una frase gergale del meno rinomato vicolo di borgata, uno slogan altisonante, un potente afrodisiaco, capace di sedurre la curiosità anche dei più disattenti alle vicende politiche, ma che allo stesso tempo sprigiona un veleno corrosivo nei confronti di tutta la classe politica, che incapace di preservare la cosa pubblica tantomeno riesce a tenere pulite le panchine nei parchi delle nostre città.

Chi tra di noi non potrebbe non essere d'accordo con Stefano Bandecchi il Duce redivivo di Terni, quando sostiene che al tipo che ha lordato di merda la fontana non meritebbe una testata in faccia ?  La tolleranza nei confronti dei dissacratori della cosa pubblica è un sentimento che lega tutti noi italiani e che quando arriverà qualcuno capace di liberarci dagli spacciatori nei parchi o dagli imbrattatori, gliene saremo sempre grati. La cita dei consociati non tollera più il lordume degli incivili e degli zozzoni. Se qualcuno intende ripulire le città dai grassatori noi siamo qui a sostenerlo e applaudirlo.

Malgrado Stefano Bandecchi sia il re degli Asini che diventato dottori, insieme alla Professoressa Alessandra Briganti e l'amico Iervolino ha inventato l'università per il popolino italiano, è riuscito nel suo intento, con una banale provocazione mediatica entrare nelle case degli italiani avvitandosi a loro come patrocinatore di cause apparentemente perse ma che in realtà scuotono la mente e la coscienza dei cittadini.

Ricordiamo che le università telematiche una volta erano additate come laurefici ma il tempo le ha oggi fatte assurgere ad istituti all'avanguardia e dunque entrate nel gotha dell'insegnamento italiano quali raffinatissime università digitali che valgono miliardi di euro. Le principali Università digitalia italiane valgomo almno 20 miliardi di euro e insieme costituiscono un potere economico di rilevanti dimensioni. Se fate caso oggi nessuno più osa criticarle o prenderne le distanze. La Unicusano in particolare è corteggiatissima da Urbano Cairo che con la sua La 7 cerca sempre nuovi sponsor e chi meglio di uno che vuole diventare il prossimo Presidente del Consiglio? 

Quante aziende italiane valgono oggi come le università digitali italiane ? Stefano Bandecchi ha dunque inventato l'università degli asini e lui stesso è un grosso asino, ma la sua astuzia è proprio questa, sporcarsi all'interno della pancia ( le budella ) del popolo italiano, quello che soffre ed è il più ignorante.

E credetemi quello slogan " panchine pisciate e cagate " raggiunge tutti noi meglio di tante alambiccate frasi retoriche usate dai professionisti della politica come la Schlein e forse anche della stessa Giorgia Meloni. In Italia assistiamo al degrado economico, siamo vittime disilluse della inflazione e della disoccupazione di una società poco organizzata che fa acqua da tutte le parti. 

Noi tutti assistiamo al degrado italiano, ma non solo riferito agli zingari che si impadroniscono dei nostri parchi distruggendoli e disseminando di bottiglie di birra Peroni,ma al generale disinteresse della cosa pubblica dei politici e di una parte di cittadini.

Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, una volta tanto, punta il dito proprio nei confronti di quel cittadino italiano che ha lordato la fontana, pulendosi la suola della scarpa e a lui direttamente si rivolge: " Se potessi a chi ha sporcato la fontana con la merda delle sue scarpe gli spaccherei la testa ....." . Un messaggio brutale ma allo stesso tempo essenziale, stringato, che entra nella testa e nel cuore della gente.

Giusto o sbagliato nei metodi e nei comportamenti, il Duce degli Asini Volanti ha inventato un nuovo modo di fare politica, quella che tutti noi ci aspettiamo " pane pane e vino al vino " .

Sul fatto che Stefano Bandecchi poi sia un violento, anche qui credetemi : "can che abbaia non morde". Certamente i toni sono tipici del sergente dei commilitoni in caserma, ma una bella ripulita a tanti di noi ignoranti sporchi e privi di nessun senso della cosa pubblica, non nuocerà affatto.

Nella sua follia Stefano Bandecchi ha indovinato il messaggio e il linguaggio. La "panchina pisciata e cagata " è un capolavoro linguistico dal potente messaggio politico e sociale che smuoverà le coscienze, quanti di noi italiani assistono impotenti alla distruzione dei nostri parchi, della cosa pubblica e di tanto altro ancora ? Se qualcuno nel mucchio di pecore si erge e comincia a brandire la ramazza sulla schiena degli zozzoni e dei negligenti, questo ci fa soltanto che piacere. Non se ne può più dei ladri dei sellini delle biciclette, di chi rompe le bottiglie di birra per strada e non ha senso civico, rispetto per gli altri e per se stesso.

Credetemi non sono proprio un  amico di Stefano Bandecchi( tanti anni fa ai primi articoli sulle università degli asini volanti mi chiamò al telefono e me ne disse tante con il suo fare minaccioso e lo spedii al quel paese ) ma questo Stefanone Bandecchi nella sua ruvida aggressività contadina ha lanciato un messaggio chiaro come e quasi quello stupefacente di " Io sono Giorgia sono una madre e sono cristiana " . Stefano Bandecchi scende ad un livello meno formale, meno ideologico e politico, lui vuole fare il Sindaco lo spazzino e se riuscirà a tenere questa "feroce" indignazione farà strada anche da chi non concepisce metodi e comportamenti, ma soltanto gli ipocriti e gli scansafatiche credono che mantenerli sia compito di tutti noi cittadini. E' morto un grande anfitrione della politica italiana Silvio Berlusconi e subito ne è arrivato un altro, le risate sono assicurate, ma se nelle nostre città le panchine finalmente saranno rispettate e vi ci potremo sedere senza correre il rischio di sporcarci di merda, il popolo italiano avrà certamente fatto un bel passo avanti e che se a tanti caproni dovremmo spezzare la ramazza sulla schiena per farglielo capire, che sia benvenuto questo Dumnorige dell'era della civiltà digitalizzata.

 


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