Roma 8 Giugno 2009 (Corsera.it)
Le fotografie di Antonello Zappadu per essere realizzate hanno avuto un complice,o forse diversi complici.L'articolo del Corriere della Sera lancia più di un sospetto,sulla vicenda che inquieta le massime cariche dello Stato,anche lo stesso Francesco Rutelli Presidente del Copasir ,il comitato di controllo dei servizi segreti,ha dato ordine di scoprire la verità.Si cerca ci capire come viene protetta la vita del Premier,una domanda lecita e un ...
....dubbio spaventoso: "qualcuno avrebbe potuto assassinare Silvio Berlusconi o attentare alla vita anche di Vladimir Putin."La questione dunque è capire se Antonello Zappadu abbia avuto dei complici per la realizzazione di quelle fotografie o che addirittura i suoi mezzi fotografici siano stato utilizzati,da chi indisturbato,poteva prendere la mira e colpire l'oggetto.Non è infatti possibile a quella distanza centrare il soggetto con teleobiettivi di quelle dimensioni,perchè una banalissima oscillazione di pochi centimetri sfalza la messa a fuoco di alcune centinaia di metri.Chi ha fotografato il Premier allora?
Non certo Antonello Zappadu che si sarebbe dovuto trincerare in terra come un porcospino e non essere visto per lunghissime ore,per poi ridiscendere in acqua notte tempo e filare via .Il pericolo per Zappadu era anche quello di essere colpito ,scambiato il suo teeobiettivo per un potente bazooka.
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