Roma 10 giugno 2009 (Corsera.it)
Il Corriere pubblica oggi un editoriale di Pierluigi Battista sul tonfo PD all'ultima tornata elettorale."Il Partito democratico non può spendere i prossimi anni congratulandosi dello scampato pericolo dell'autodissoluzione." Il centrosinistra dunque relegato in un ruolo di secondo piano politico,sommerso dall'eclatante vittoria della Lega Nord e dagli squilli di tromba di Antonio Di Pietro,grasso di voti in cassa.
"Per il PD è scaduto il temp dei rinvii" .Pierluigi Battista dimentica di approfondire la vicenda,teorizzandola per inutile gioco letterale,perchè il PDL ha vinto proprio sulle strategie politiche centraliste e stataliste che una volta erano opzione vincente della Democrazia Cristiana e dei comunisti.Il vigore dell'attività politica di Silvio Berlusconi si fonda sul consenso dei professionisti della politica,quelli che sanno tagliare la mela in dieci parti e far affluire alla propria parte elettorale glim introiti delle attività pubbliche.Gli scandali italiani che si raccontano dimostrano sostanzialmente questo:il paese Italia arretra in una posizione di coltivatore diretto delle proprie sostanze,ma alcuna politica di internazionalizzazione è mai stata attuata da nessuno,tanto meno dal PD.Quale internazionalizzazione?
L'internazionalizzazione è la strategia politica necessaria a far ribaltare la consuetudine dell'allestimento economico italiano ,paralizzato e assistito allo Stato,mentre al Nord centinaia di aziende esportano i prodotti italiani e tutti i giorni se la battono con la concorrenza avversaria.
Offrire una alternativa concreta ai giovani e alla nostra economia signifca affiancarla nel suo turnover internazionale,e dunque diventare la forza generatrice di una alleanza tra Stato e aziende.Sono le aziende che producono,che danno lavoro e che esportano all'estereo,sono le aziende che cacciano i nuovi mercati.Lo Stato deve affiancarle con vigore,senza depauperare le proprie risorse per una politica di assistenzialismo improducente.
Il Partito Democratico si specchia dunque nelle sue illusioni e nelle sue incapacità,si specchia nella botte piena di statalismo he ino a ieri hanno appoggiato e sviluppato.Lo Statalismo paralitico non porta più acqua la loro mulino perchè nell'imbroglio della politica sono più capaci e migliori gli avversari.La Lega Nord vince e stravince con la legge porcata,perchè non è l'etica e la morale che oggi spadroneggiano nella politica,ma la beffa,la migliore arguzia,la forza della contrapposzione,dunque il potere della lobby che prevale sull'altra.Agli italiani interessano i fatti propri,i soldi e i confini di casa propria.Il fine giustifica i mezzi e dunque anche Daniela Seracchini,la nuova leader del PD,sbaglia quando rimbrotta al leghista Cota che la legge elettorale è una porcata e per questo motivo va abolita,perchè i leghisti che ascoltano e anche i loro elettori faranno un solo ragionamento : difendono i nostri interessi anche con le porcate.
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