Roma 10 Giugno 2009(Corsera.it)
La visita del leader libico Gheddafi viene esaltata e spettacolarizzata dai giornali filogovernativi con il TGCOM,diretto dall'ex di Lotta Continua Paolo Liquori.Accordo fastto tra Berlusconi e Gheddafi,arrivato al Quirinale circondato dalle sue leggendarie amazzoni.
(TGCOM)Tra Italia e Libia si è chiuso il capitolo del passato coloniale grazie al "coraggio" dimostrato da "questa generazione di italiani". Lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi al termine del colloquio avuto al Quirinale con il presidente Napolitano. "Si è voltata la pagina del passato e si è aperta una nuova pagina di amicizia", ha detto il Colonnello. L'accordo Italia-Libia fu firmato il 30 agosto dello scorso anno a Bengasi.
16:19 - Il leader libico Gheddafi è arrivato a Villa Pamphili dove risiederà in questi giorni di permanenza a Roma. Con una delegazione al seguito di oltre 200 persone il colonnello - a bordo di una limousine bianca con le bandierine della Libia - è giunto dopo aver concluso l'incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano; alle 18 è previsto il colloquio con il premier Berlusconi. Posizionata nella zona a Largo San Pancrazio dell'immensa area verde, la tenda che ospita il leader libico, di colore verde, è grande circa dieci metri per dieci e all'interno, oltre stampe di colore giallo, sono stati posizionati dei cuscini. A tutte le entrate di Villa Pamphilj si trovano poliziotti che controllano l'accesso all'area, che è comunque tutta libera tranne una "zona di rispetto" di circa 20-30 metri da dove è stata allestita la tenda. Il dispiegamento di forze dell'ordine è di quasi cento uomini tra carabinieri e polizia, due pattuglie a cavallo, il reparto mobile, il battaglione mobile dei carabinieri, il reparto scorte, l'ispettorato, la scorta libica e italiana. Gheddafi dormirà però all'interno della villa, mentre la tenda servirà per i momenti di relax e riposo, come questo di oggi pomeriggio in attesa dell'incontro con Berlusconi.
16:11 - ''Ci felicitiamo con i centri sociali e le organizzazioni studentesche'' si legge in una nota dei Radicali ''per aver convocato una serie di manifestazioni per denunciare la sistematica violazione dei diritti umani fondamentali da parte del dittatore libico''. Oggi pomeriggio, assieme a Marco Pannella saranno presenti a Piazza Farnese dirigenti e militanti del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Radicali Italiani, Nessuno Tocchi Caino, Non c'è Pace senza Giustizia e Era, oltre ai parlamentari Radicali nei gruppi del Pd di Camera e Senato per ricordare alla cittadinanza romana che ci si appresta ''a ospitare nella Capitale il dittatore libico con gli onori da capo di stato''. ''Ad oggi nessuna delle massime cariche della Repubblica italiana, né gli esponenti di partito che si precipitano a rendere omaggio a questo 'partner strategico', hanno fatto il minimo accenno alla necessità di insistere a che il paese a cui l'Italia darà cinque miliardi di euro per i prossimi 20 anni debba rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti come fondamentali. La Libia, infatti - prosegue la nota - non solo mantiene e applica la pena di morte anche per reati non di sangue, ma cancella sistematicamente e con la violenza il dissenso politico interno, esclude qualsiasi ruolo pubblico anche alle donne; è sostanzialmente complice della tratta di migliaia di disperati che scappano per povertà e conflitti da mezza Africa. La Libia, inoltre, non ha ratificato la Convenzione del '51 sui rifugiati né quella sui bambini nei conflitti''. Intanto, prosegue la mobilitazione lanciata dal Partito Radicale Nonviolento ''contro il conferimento a Gheddafi della laurea honoris causa in giurisprudenza da parte dell'Universita' di Sassari; a oggi sono oltre 800 i docenti che hanno sottoscritto l'appello''.
16:06 - Confusione e imbarazzo nel Pd alla vigilia dell'intervento in Senato del leader libico Muhammar Gheddafi. Dopo una riunione a Palazzo Madama il gruppo democratico ha deciso di disertare l'aula quando sarà presente il "colonnello". Ma la proposta di farlo intervenire in veste di presidente di turno dell'Unione africana - lanciata dal capogruppo del Pdl, Maurizio Gasparri - è stata presa ieri dalla conferenza dei capigruppo, con il solo voto contrario del presidente dei senatori di Idv, Felice Belisario. Nicola Latorre, vicecapogruppo del Pd presente alla riunione in sostituzione del presidente Anna Finocchiaro, non si è espresso negativamente alla richiesta.
16:05 - ''Il governo Berlusconi si imbarcò in una guerra per esportare la democrazia, ora arriva al paradosso di consentire l'intervento al Senato del leader libico Gheddafi, tralasciando completamente il tema centrale dei diritti umani''. Lo afferma il senatore del Pd Andrea Marcucci, che esprime apprezzamento per la decisione del gruppo democratico a Palazzo Madama di non partecipare alla seduta di domani per rifiutare l'omaggio a Muammar Gheddafi. ''Avevo comunque già deciso di non essere presente - dice Marcucci - così come nel febbraio scorso votai contro la ratifica del trattato di amicizia e cooperazione con la Libia. Mi rendo conto che le relazioni, soprattutto economiche, con il paese africano siano importanti ma l'accoglienza che Berlusconi ha deciso di riservare al leader libico è francamente indecente''.
15:45 - L'ex Sottosegretario agli Esteri del Pd Gianni Vernetti rivolge un "appello" al Presidente del Senato Renato Schifani "affinché ci ripensi e annulli la prevista seduta" del Senato con l'intervento del leader libico Muammar Gheddafi. "E` un errore consentire al dittatore libico Muammar Gheddafi di parlare nell`aula del Senato. Normalmente la possibilità di rivolgersi ai parlamentari nell`Aula di Palazzo Madama è un onore che viene riservato a poche figure prestigiose nel passato è avvenuto per Giovanni Paolo II e per il Segretario delle Nazioni Unite. Ma mai per un dittatore nel cui Paese non vengono rispettati i diritti umani, non esiste uno stato di diritto né una stampa libera e l`opposizione viene duramente repressa".
15:42 - ''Le modalità dell'accoglienza al colonnello Gheddafi adottate dal Governo sono umilianti per le istituzioni della Repubblica: 'est modus in rebus'''. Così il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini risponde a una domanda sulla visita in Italia del leader libico Muammer Gheddafi e sulle polemiche che essa ha suscitato. ''C'è modo e modo - spiega Casini - per rafforzare i legami diplomatici con un Paese senza superare i limiti della decenza e del buon gusto e senza dimenticare anni di ripetute violazioni dei diritti umani''.
15:38 - "Mi sembra lo sdoganamento totale di un dittatore. Delegazioni da tutti i Paesi del mondo arrivano e sono sempre arrivate, ma di qui a parlare di lauree honoris causa o di interventi nelle massime sedi di rappresentatività democratica del nostro Paese ce ne corre". Lo ha detto Emma Bonino, intervistata da Radio radicale.
15:37 - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Leader libico della Rivoluzione, il Colonnello Muammar El Gheddafi, intrattenendolo successivamente a colazione. Era presente all'incontro il ministro degli Affari esteri, Franco Frattini.
15:34 - .'' Si è chiusa una lunga pagina dolorosa con la Libia'', ha detto il premier. ''Sono qui perché l'Italia si è scusata'', ha detto il leader libico dopo un incontro al Quirinale con il presidente Napolitano, il quale aveva rilevato che tra ''Italia e Libia si apre una nuova fase''.
15:21 - "Quelli che hanno una visione unitaria vinceranno". Nelle sue vesti di presidente dell'Unione Africana, il leader libico Muammar Gheddafi rilancia le ambizioni sull'unificazione del Continente, speculari a quelle italiane sull'integrazione europea. "L'ambizione dimostrata dall'Italia nella costruzione dell'Unione Europea è la stessa che dimostra adesso l'Unione Africana. L'Italia si augura che vi sia un unico ministro degli Esteri europeo e non solo un semplice coordinatore della politica estera", ragiona Gheddafi al termine di un incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sottolineando come "la Libia stia affrontando lo stesso problema in Africa". "Stiamo svolgendo un ruolo di pioniere per l'unificazione dell'Africa - rivendica il Colonnello - anche noi chiediamo che vi sia un unico ministro degli Esteri per l'Unione Africana. Non è utile per l'Africa parlare al mondo esterno con 53 voci e non è utile per l'Europa parlare a 27 voci". Da questo punto di vista, secondo Gheddafi, la visione dell'Italia e della Libia è unica: il mondo si sta dirigendo verso i grandi spazi, non continua du tgcom.it
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